Senza troppi clamori circa un mesetto fa è uscito per Anticon, etichetta di riferimento per l’avant/sperimental hiphop (o comunque lo si voglia chiamare) nei primi anni zero, un disco-progetto di 4 pezzi scritto o 6 mani da un terzetto non troppo misterioso ma inedito che va sotto il nome di S/S/S. Dietro ognuna di queste S si nasconde un personaggio di rilievo per la musica indipendente americana: Son Lux soulsinger abstract-pop, SufJan Stevens producer folk/pop e Serengeti rapper chicagoano “coscienzioso” di casa Anticon rivelazione dello scorso anno (il suo Family & Friends è stato uno dei più significativi dischi rap del 2011). Tre S maiuscole che sono riuscite nello spazio di 4 tracce iper-articolate eppure così leggere da ascoltare, a raccontare l’evoluzione dell’elettronica e del rap ad esso connesso nell’ultimo decennio.
Partendo da suoni ascrivibili ad una possibile progenie dei Clouddead, sono riusciti a mescolare pop/folk-rap, downbeat e perchè no, anche post dub-step, in 4 pezzi che non esito a definire perfetti nella loro caledoscopia. Basti ascoltare il singolo-mondo “museum day” che da solo riesce a dare un’idea di quali siano le possibili forme della musica attuale provenienti dal sottosuolo, da chi fa della ricerca sonora e della fuga dalla banalità il proprio credo.
Non so se questo “Beak & Claw” avrà mai un seguito su lunga distanza, quel che è certo è che lo si può mettere in repeat all’infinito senza mai annoiarsi di scoprirne nuove sfacettature.
Un po’ come successo ormai più di 10 anni fa con le primissime uscite Anticon.
Il mio voto è 9.
Luke
0 Risposte to “Beak & Claw EP: l’anticon è ancora un passo avanti”