Oltre alla musica dello Splash che ancora gira in testa, ne gira ora tantissima altra sui miei giradischi grazie a del digging selvaggio ad ore improbabili tra le bancarelle di vinylism.de e hhv.de (visitateli). Tra i vari dischi mi preme segnalarne qualcuno che consiglio a chiunque legga queste righe di acquistare o di procurarsi con ogni mezzo.
R.A. Rugged Man – Legendary Classic Vol. 1
Disco fresco di stampa (su doppio vinile color rosso sangue) che raccoglie 18 brani di cui 9 inediti (e sono rarità reperite da chissà che studio new yorkese) del genio folle del Queens al secolo Rugged Man (già protagonista della famosissima Stanley Kubrick nel 97 sulla compila Soundbombing vol.2, vero e proprio culto made in Rawkus). Legendary Classic è a tutti gli effetti già un classico fin dalla prima traccia: rime da far impallidire pure Pharahoe Monch (non scherzo), beat anni ’90 che tutti gli altri hanno perso un po’ per strada e, sull’in-lay, il racconto dettagliato da parte di Rugged della genesi di ogni singolo pezzo. Ce n’è per acculturarsi un bel po’ sulla storia dell’hiphop.
Homeboy Sandman – The Good Son
Per chi sentiva la mancanza di nuovi mc talentuosi non per forza di matrice Anticon o Def Jux, arriva questo MC new yorkese di origini arabe in grado di far ribaltare dalla sedia anche il b-boy più fissato con flou, metriche, incastri. Ancora una volta il paragone può essere fatto con Monch per certi versi. Ma la musicalità della voce è diversa, maggiormente melodica. E gira su basi ben confezionate, di derivazione totalmente est coast. Un disco annoverabile tra le migliori 3 uscite hiphop dell’anno 2010 accanto a Rugged e alla maxi produzione di Madlib (12 dischi in 12 mesi). Ed i vinili sono pure bi-color: uno color ghiaccio e l’altro blu!
Numaads – Now EP
Ultimamente le declinazioni più intriganti della doppia H provengono senza dubbio dalla scena tedesca (vedi Dorian Concep, Robot Koch, Q4, Project Mooncircle) contaminata com’è dalle influenze Dub-Step d’oltre manica pur essendo ancora legata alla forma e all’estetica black tanto radicata nella scena musicale tedesca (chiedere a John Robinson e Lewis Parker). Numaads rappresenta a pieno questa new wave europea, presentando una cantante soul di origini americane, su beat carichi e belli pieni dilatati dai bassi lenti e profondi tipici del genere dub-step. Metteteci un bel remix di Now di robot Koch (presente anche sul suo ultimo EP “Listen to them fade”) ed il gioco è fatto. Avrete un disco a metà tra Belleruche (non perdetevi il loro imprescindibile “liberty EP”), Stereotipe e Robot appunto. Gemma rara (vinile in edizione limitata).
psycho
Commenti recenti